L’Italia è un Paese con un sistema fiscale complesso, oneroso e spesso inefficiente. Le imprese e gli imprenditori italiani devono affrontare una pressione fiscale elevata, una burocrazia farraginosa e una scarsa certezza del diritto. Questi fattori riducono la competitività, la crescita e l’innovazione del tessuto produttivo italiano. 🇮🇹
SEMPLICITÁ DEL SISTEMA DI TASSE
La Repubblica Ceca, invece, offre un sistema fiscale più semplice, vantaggioso e trasparente. Le imprese e gli imprenditori cechi possono beneficiare di una tassazione più bassa, di una maggiore flessibilità e di una maggiore stabilità normativa. Questi fattori favoriscono la dinamicità, lo sviluppo e l’attrattività del mercato ceco. 🇨🇿
Vediamo nel dettaglio alcune delle principali differenze tra i due sistemi fiscali:
- L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) in Italia ha aliquote progressive che vanno dal 23% al 43%, a cui si aggiungono le addizionali regionali e comunali. In Repubblica Ceca, invece, l’imposta sul reddito delle persone fisiche è proporzionale al 15%, con una sola addizionale del 7% per i redditi superiori a 1,5 milioni di corone (circa 58 mila euro).
- L’imposta sul reddito delle società (IRES) in Italia è del 24%, a cui si aggiunge l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) del 3,9% (più eventuali aliquote aggiuntive regionali). In Repubblica Ceca, invece, l’imposta sul reddito delle società è del 19%, senza altre imposte locali.
- L’imposta sul valore aggiunto (IVA) in Italia ha aliquote del 22%, 10%, 5% e 4%, a seconda della tipologia di beni e servizi. In Repubblica Ceca, invece, l’IVA ha aliquote del 21%, 15% e 10%, con una maggiore semplificazione delle categorie merceologiche.
- Il costo del lavoro in Italia è molto elevato a causa dei contributi previdenziali e assistenziali che gravano sia sul datore di lavoro sia sul dipendente. In Repubblica Ceca, invece, il costo del lavoro è più contenuto grazie a contributi più bassi e a una maggiore flessibilità contrattuale.
- Il carico amministrativo in Italia è molto oneroso per le imprese, che devono affrontare numerosi adempimenti fiscali, contabili e burocratici. In Repubblica Ceca, invece, il carico amministrativo è più leggero grazie a procedure più semplici e digitalizzate.
IMPOSTA SULLA PROPRIETÁ
L’imposta sulla proprietà è una tassa che si paga annualmente per il possesso di un immobile, indipendentemente dal fatto che sia abitato o meno. In Italia, l’imposta sulla proprietà si chiama IMU (Imposta Municipale Unica) ed è calcolata sulla base del valore catastale dell’immobile, della sua destinazione d’uso e dell’aliquota stabilita dal comune. L’aliquota ordinaria è del 0,76%, ma può variare in base a diversi fattori, come ad esempio la presenza di agevolazioni per la prima casa o per le abitazioni di lusso.
In Repubblica Ceca, l’imposta sulla proprietà si chiama daň z nemovitých věcí ed è calcolata sulla base della superficie dell’immobile, della sua localizzazione e del suo utilizzo. L’aliquota è stabilita dallo Stato e varia da 2 a 75 corone ceche (da circa 0,08 a 3 euro)!!!!! per metro quadrato. L’imposta è generalmente molto bassa e non supera i 100 euro all’anno per la maggior parte degli immobili.
IMPOSTA SULL´ACQUISTO DI IMMOBILI
L’imposta sull’acquisto di immobili è una tassa che si paga una tantum al momento della compravendita di un immobile. In Italia, l’imposta sull’acquisto di immobili dipende dal tipo di venditore (privato o impresa), dalla tipologia di immobile (abitativo o non abitativo) e dalla presenza o meno delle agevolazioni per la prima casa. In generale, l’imposta sull’acquisto di immobili si compone di tre elementi: l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale. L’imposta di registro è proporzionale al valore dell’immobile e varia dal 2% al 9%, mentre le imposte ipotecaria e catastale sono fisse e ammontano a 50 euro ciascuna.
In Repubblica Ceca, l’imposta sull’acquisto di immobili si chiama daň z nabytí nemovitých věcí ed era pari al 4% del valore dell’immobile fino al 31 dicembre 2019. Tuttavia, dal 1° gennaio 2020, questa imposta è stata abolita dal governo (!!!!!) ceco con lo scopo di stimolare il mercato immobiliare e facilitare l’accesso alla casa. Pertanto, attualmente non è prevista alcuna imposta sull’acquisto di immobili in Repubblica Ceca.
ALTRI ASPETTI SEMPRE PIU CONVENIENTI
Un altro aspetto da considerare riguarda i costi notarili legati all’acquisto di un immobile. In Italia, i costi notarili sono determinati in base al valore dell’immobile e alla complessità dell’atto. In media, i costi notarili possono variare tra il 2% e il 4% del valore dell’immobile, ma possono anche essere più alti in caso di operazioni particolari o problematiche.
In Repubblica Ceca, i costi notarili sono fissati in base a una tariffa stabilita dalla Camera dei Notai. In generale, i costi notarili sono molto più bassi che in Italia e non superano lo 0,5% del valore dell’immobile. Inoltre, i costi notarili sono spesso divisi tra il venditore e l’acquirente in parti uguali o secondo un accordo tra le parti.
In conclusione, possiamo dire che il sistema fiscale ceco offre maggiori opportunità e incentivi alle imprese e agli imprenditori rispetto al sistema fiscale italiano. Per questo motivo, molti italiani hanno deciso di trasferire la propria attività o di avviarne una nuova in Repubblica Ceca, approfittando dei vantaggi offerti da questo Paese. Se anche tu vuoi liberarti dal sistema fiscale italiano e scoprire le potenzialità del mercato ceco, contattaci per una consulenza gratuita e personalizzata. Ti aiuteremo a realizzare il tuo sogno imprenditoriale! 😍
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